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10 cose da fare a Lampedusa

Ne diciamo subito tre: sole, spiaggia, mare; ma se siete davvero interessati alle cose da fare a Lampedusa, allora dovete continuare a leggere.

Cosa fare sull’isola di Lampedusa

A Lampedusa, il centro abitato più a sud d’Italia, le attrazioni principali sono il mare e le spiagge anche se, in realtà, c’è dell’altro per quanto riguarda cosa fare e vedere. Sulla più grande dell’arcipelago delle isole Pelagie, con venti chilometri quadrati circa di superficie territoriale, oltre che fare bagni di sole e di mare e immersioni, è possibile divertirsi compiendo anche altre attività ludiche e culturali.

Se volete sapere come ci si arriva, va presa in considerazione la tratta di aliscafi e traghetti Porto Empedocle ➜ Lampedusa (al link sono consultabili orari, prezzi e altri dettagli).


E ora veniamo al dunque!


1) Andare in spiaggia

Sull’isola è presente una delle spiagge più belle al mondo: la spiaggia dei Conigli, situata dirimpetto all’omonimo isolotto dell’arcipelago, in una Riserva naturale orientata, con accesso a numero chiuso (bisogna prenotare sul sito web prenotazionespiaggiaconigli.it). Cala Guitgia è la spiaggia più grande, anch’essa di sabbia fina e bianca. Cala Pulcino è selvaggia, di ghiaia e ciottoli, mentre Cala Croce è ben attrezzata. E non sono solo queste le spiagge di Lampedusa: ce ne sono in totale quattordici.


2) Fare snorkeling e immersioni

Gli spettacolari fondali che traspaiono dalle acque del mare cristallino sono ricchi di biodiversità. I diving locali organizzano sia uscite dedicate allo snorkeling con giro in barca e soste per entrare in acqua con pinne, maschera e boccaglio, sotto la guida di un professionista PADI, che immersioni subacquee a Capo Ponente, Punta Cappellone, Grotta Santa, Punta Parrino, Secca di Levante, La Madonnina e in altri siti ancora, a diverse profondità e di varie difficoltà.


3) Circumnavigare l’isola

Giro dell’isola in barca

Il giro dell’isola in barca è un’esperienza da fare, per visitare insenature, cale e grotte, fare un bagno nei luoghi meno frequentati, magari con pranzo a bordo a base di pesce fresco; quest’ultima opportunità diventa molto probabile se si sceglie, per circumnavigare l’isola, un’imbarcazione peschereccia, ma se ne organizzano anche su altre tipologie di barche. L’offerta è molto ampia. Vengono proposte anche uscite notturne con battute di pesca e cena a bordo. Ci sono inoltre barche con solarium e cuscineria che hanno come punto di forza gli aperitivi al tramonto, altri capitani propongono invece l’avvistamento di delfini. Insomma, ce n’è per tutti i gusti.


4) Entrare nel dammuso “Casa Teresa”

I dammusi, le antiche costruzioni in pietra a secco di origine contadina, con tetti a cupola per la raccolta delle acque piovane, caratterizzano anche Lampedusa, dove vennero costruiti dai coloni portati da Bernardo Maria Sanvisente nel 1843. Il più antico dell’isola è Casa Teresa, restaurato e fruibile a via Ponente; del 1870, è stato abitato anticamente dagli agricoltori del luogo. Il termine dammuso deriva dal siciliano “dammusu” che vuol dire “a volta”. Probabilmente i primi vennero costruiti durante la dominazione araba.


5) Esplorare la Riserva naturale Isola di Lampedusa

Isola dei Conigli

La Riserva naturale orientata Isola di Lampedusa è situata tra il Vallone dell’Acqua e Cala Greca, e include anche l’Isola dei Conigli. Il paesaggio è caratterizzato dalla gariga, con euforbia, lentisco, timo, capocchiuto, camedrio e tè siciliano, e dalla steppa mediterranea, dove si possono trovare i serpenti (non pericolosi per l’uomo) Colubro lacertino e Colubro dal cappuccio, e la lucertola Psammodromus algirus, oltre che le tartarughe marine Caretta caretta, il rospo smeraldino e tanta avifauna.


6) Andare a vedere il Museo archeologico delle Isole Pelagie

A via Roma c’è il Museo archeologico delle Isole Pelagie, ad ingresso libero. Al piano terra è visibile una selezione di reperti, datati dal Neolitico fino all’epoca romana; al primo piano, dal 2016, è ubicato il Museo della fiducia e del dialogo per il Mediterraneo, dedicato alle migrazioni, dove si dipana un racconto che testimonia l’umanità dei migranti. Sulla facciata esterna visibile dal mare c’è un murales realizzato dall’artista Rosk&Loste.


7) Salire sul colle di Albero Sole

Il colle di Albero Sole, a 133 metri sul livello del mare, è il punto più alto dell’isola, da dove appare un panorama sull’arcipelago che non lascia indifferenti. Dalla cima di questo colle a picco sul mare lo sguardo arriva lontano, fino all’isolotto di Lampione e all’isola di Linosa. In zona, sotto un arco in pietra, è custodito un antico crocifisso di legno.


8) Guardare l’obelisco Cassodoro

L’ Obelisco “Cassodoro” in piazza Libertà è una scultura di bronzo (di 525 x 90 x 90 centimetri) realizzata nel 1988 da Arnaldo Pomodoro. L’artista contemporaneo ha voluto commemorare i caduti delle guerre e allo stesso tempo onorare la vita, e mettere in risalto l’esperienza estrema che il mare fa vivere ai pescatori.


9) Visitare il Santuario della Madonna di Porto Salvo e la Grotta dell’Eremita

Nei pressi di Cala Madonna è situato il piccolo santuario dedicato alla Madonna di Porto Salvo, patrona di Lampedusa, risalente almeno al 1202, il quale è circondato da un giardino, dalla macchia mediterranea e da grotte. Una leggenda narra che intorno al 1500 un eremita che abitava una di queste grotte accoglieva senza distinzioni di fede (cristiana o musulmana) coloro che volevano pregare. Il 22 settembre la statua della Beata vergine Maria viene portata a spalla dai fedeli per le strade e di sera viene realizzato uno spettacolo pirotecnico.


10) Assaporare la gastronomia lampedusana

Risto-pescheria al Porto Nuovo

La gastronomia locale tipica si basa sui sapori dei capperi, del finocchietto selvatico, del miele, dei tenerumi, che sono le foglie della zucchina lunga, dei broccoli (chiamati in dialetto sparaceddi). Sono assolutamente da provare la bottarga di ricciola, la ricciola sott’olio di Lampedusa, gli spaghetti alla lampedusana (con le triglie), il cous cous di pesce, ma in generale tutto il pescato a chilometro zero. Al Porto Vecchio e al Porto Nuovo ci sono due risto-pescherie: di giorno funzionano come pescherie e di sera come ristoranti.

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