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Degustazione di prodotti tipici e tradizioni nel Sud Sardegna per Sant’Antonio e San Sebastiano

Falò e degustazioni enogastronomiche, processioni e sante messe in onore dei Santi Antonio e Sebastiano a Villasalto, paese dall'assetto agropastorale del Sud Sardegna.

A Villasalto l’evento “Su Fogaroni” a gennaio 2023

Falò e degustazione di prodotti tipici il 16 e il 21 gennaio 2023, processione e Santa messa nei giorni 17 e 20: i festeggiamenti civili e religiosi in onore di Sant’Antonio e San Sebastiano stanno per prendere il via anche quest’anno a Villasalto, in sardo Biddesatu, comune di 1250 abitanti della provincia del Sud Sardegna, nella subregione del Gerrei.

In occasione della ricorrenza di Sant’Antonio Abate, patrono dei macellai e dei salumai, dei contadini e degli allevatori e protettore degli animali domestici, non viene svolta unicamente la celebrazione religiosa: questa viene preceduta, alla vigilia, in molte regioni italiane ed europee, dal rito dell’accensione dei falò. Al sud questa tradizione viene ripetuta in alcune località anche nella giornata successiva alla ricorrenza di San Sebastiano, in Italia patrono della polizia municipale e protettore da tutte le malattie contagiose, celebrata quattro giorni dopo Sant’Antonio.

Il paese

Uno dei luoghi in cui i festeggiamenti con accensione dei fuochi vengono svolti per entrambi i santi è il paese della Sardegna sud-orientale di Villasalto, dove i falò e le degustazioni enogastronomiche precedono o seguono le celebrazioni religiose del giorno di festa dei due santi. Su Fogaroni, così viene chiamato l’evento in dialetto sardo, vengono accesi sia il 16 che il 21 gennaio.


Programma civile e religioso

Vediamo il programma civile e religioso dell’evento, organizzato dalla Parrocchia San Michele Arcangelo, dalla Pro loco e dal Comune per il 2023.

Programma “Su Fogaroni”


Sant’Antonio

  • Lunedì 16 gennaio: ore 19:00 Accensione fuoco e ore 20:00 Degustazione prodotti tipici (salsiccia secca, pane con crema di formaggio, mandarini, castagne, dolci sardi, vino).
  • Martedì 17 gennaio: ore 17:00 Processione e ore 17:30 Santa Messa in parrocchia.


San Sebastiano

  • Venerdì 20 gennaio: ore 17:00 Processione e ore 17:30 Santa Messa in parrocchia.
  • Sabato 21 gennaio: ore 19:00 Accensione fuoco e ore 20:00 Degustazione prodotti tipici (fave con cotiche, salsiccia grigliata, formaggio, mandarini, dolci sardi, vino).


La chiesa parrocchiale di San Michele Arcangelo, situata nel centro storico caratterizzato dal lastricato in pietra, nella zona bassa e più antica del paese, è del XVII secolo, in stile neoclassico, mononavata, con volta a botte: internamente presenta tele e statue in legno del Seicento e un organo a canne del Settecento.

Come raggiungere Villasalto

Per raggiungere Villasalto dalla penisola italiana si può prendere una nave per Cagliari, con o senza veicolo al seguito, per proseguire quindi, una volta sbarcati, alla guida o in autobus.

I traghetti Civitavecchia – Cagliari partono tre volte a settimana e impiegano 15 ore (di giovedì due ore in meno): al link sono fattibili prenotazioni di posti ponte, poltrone o cabine, con visualizzazione dei giorni di partenza, degli orari, della durata della traversata e dell’importo complessivo del viaggio. Tra i servizi di bordo sono presenti un ristorante à la carte, una sala self-service, caffetterie e negozio di diversi articoli.

Anche le partenze dei traghetti Napoli – Cagliari vengono effettuate tre volte a settimana; la durata della percorrenza è di 15 ore e al link sono visibili anche le date e gli orari delle corse e i prezzi dei biglietti online. A bordo, oltre che poltrone, cabine e suite, ci sono aree ricreative sia per bambini che per adulti, self-service, bar, ristorante e negozio.

Da Cagliari a Villasalto intercorrono approssimativamente 62 chilometri di distanza, da percorrere in auto (un’ora circa alla guida), se si è imbarcato anche il veicolo o se ne noleggia uno sull’isola, tramite la Strada Statale 387 del Gerrei, oppure in bus, prendendo dall’autostazione ARST la linea numero 108, che impiega circa due ore e mezzo per arrivare a destinazione.


Il territorio

Il territorio, nel quale scorrono il fiume Flumendosa e corsi d’acqua che vi confluiscono, è molto fertile, delimitato dal monte Genis e dal monte Lora; il nome di Villasalto deriva dal latino saltus, ovvero campagna. Vengono coltivati frutta, verdura, legumi e cereali e, oltre all’agricoltura, anche la pastorizia caratterizza l’economia locale.

Villasalto fa parte dell’area 5 del Parco geominerario storico e ambientale della Sardegna, riconosciuto dall’UNESCO, e presenta siti di interesse storico-minerario in quanto nel XIX secolo, poco lontano dal villaggio, vennero installati gli impianti minerallurgici della miniera di antimonio di Su Suergiu. L’ex miniera è attualmente un Museo Archeologico Minerario, aperto a gennaio il mercoledì, il venerdì, il sabato e la domenica dalle 15:00 alle 18.00 e nel fine settimana anche di mattina. Il complesso è composto dalla sede mineraria in una palazzina in stile Liberty, dalla fonderia e dalle officine. A Su Suergiu è dedicato anche un Archivio Storico Comunale e un Archivio Minerario.

La natura circostante

La flora spontanea, costituita da lecci, olivi, lentischi, corbezzoli, asparagi, funghi, è rigogliosa. Il paese, a 500 metri sul livello del mare, è circondato dalla natura. Il monte Genis, alto 979 metri, fa parte del Parco regionale dei Sette Fratelli ed è caratterizzato dalle sorgenti d’acqua e dalle vedute panoramiche, oltre che da una grande costruzione nuragica presente nei boschi (Sa dom’e sa nì) e dalle figure create nella roccia dagli agenti atmosferici. Nella valle del Flumendosa si trova il nuraghe chiamato Corrolia, mentre quello Serra Madau è ubicato nei pressi di corsi d’acqua. Nei promontori calcarei del monte Lora si può notare una sfinge di roccia, diventata un’attrazione turistica. Sul monte Arrubiu si trova l’insediamento di epoca romana di Cea, dotato di abitato e area funeraria. La fauna selvatica è costituita da cervi, mufloni, cinghiali, volpi, conigli, martore, gatti selvatici, aquile reali, falchi e sparvieri. Nella grotta “Sa Grutta Manna” vive il geotritone imperiale del Sarrabus, un piccolo e vulnerabile anfibio.

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