Il 6 gennaio 2023 “Pasca di Natali in Carrera” in Gallura
L’evento più sentito a Calangianus, comune della Gallura, in provincia di Sassari (che a breve verrà soppressa a favore dell’istituenda provincia del Nord-Est Sardegna), è “Pasca di Natali in Carrera“, in italiano Santo Natale in strada, giunto all’undicesima edizione.
Nel centro storico, nella zona dell’Ex Convento (nella foto di copertina), il 6 gennaio, a partire dalle ore 11:30, l’ampio presepio vivente, animato da diversi figuranti in abiti tradizionali, viene attorniato dalle botteghe artigiane degli antichi mestieri con i relativi prodotti artigianali; canti e balli tradizionali e punti di ristoro con piatti tipici completano il quadro della manifestazione organizzata dall’associazione turistico-culturale “Contiamoci” e patrocinata dal Comune di Calangianus.
Ci fanno sapere dall’associazione che “chi verrà, godrà di un’atmosfera d’altri tempi, antichi sapori e tradizioni, luoghi di profondo valore storico e culturale e una bellissima accoglienza”.
Programma degli eventi della manifestazione
- Alle ore 11:00 avviene la partenza dei Tre Re Magi a cavallo in cerca di Gesù Bambino da Piazza Santa Giusta verso la zona del Presepio, con arrivo previsto alla mangiatoia alle ore 15:30.
- Dalle ore 11:30 presso il Chiostro dell’Ex Convento i danzatori della scuola di ballo New Dance Gallura inscenano la Corte di Re Erode.
- Dalle ore 14:30 c’è lo spettacolo musicale itinerante “Canti a Ghitterra” di Vincenzo Murino.
- Alle ore 15:30 inizia l’esibizione itinerante del Coro di Loiri.
- Alle ore 17:30 arriva la Befana con tante dolci sorprese per i bambini.
- Dalle ore 20:00 lo show musicale “Lu Baddatoggju” con la fisarmonica di Gianfranco Salis.
I menù dei punti di ristoro
Durante la manifestazione si possono gustare diversi piatti tipici nei vari punti di ristoro dislocati lungo il percorso. Ecco i menù:
- La Graiglia: polenta, trippa e panini con salsiccia.
- Li Fidali: polpette, patate fritte e fagioli in umido.
- Lu Carrasciali: zuppa gallurese e cocchi (focacce) imbottiti.
- Lu Cuili: carne d’asino arrosto e frutta secca.
- Paranza e Contiamoci: chiusoni (gnocchi), frati fritti (ciambelle) e seada (dolce a base di semola, formaggio, miele).
Come arrivare a Calangianus dalla Penisola
Per arrivare a Calangianus dalla penisola italiana si può prendere uno dei traghetti per Olbia in partenza da Livorno o da Civitavecchia. Non è difficile raggiungere Calangianus, che dista da Olbia 40 chilometri circa, passando per la strada statale 127 Settentrionale Sarda, in automobile o in bus, una volta sbarcati nel porto olbiese di Isola Bianca.
Le partenze delle corse dei traghetti Livorno – Olbia sono plurigiornaliere anche a gennaio e vengono effettuate sia di mattina che di sera. La durata della traversata, che copre 165 miglia nautiche, è di 8 ore e 30 minuti o di 9 ore. Può essere prenotato il più economico passaggio ponte, oppure la poltrona reclinabile, come anche la cabina. La qualità degli arredi e dei servizi di bordo rende i vettori operativi sulla tratta paragonabili alle navi da crociera. Cliccando sul link proposto si possono conoscere orari di partenza e di arrivo, prezzi e altre utili informazioni, prima di procedere, nel caso, alla prenotazione online.
Le partenze delle corse dei traghetti Civitavecchia – Olbia, a gennaio, sono esclusivamente serali. La traversata notturna viene completata in 8 ore, vengono percorse 125 miglia nautiche. Sono disponibili sia i posti ponte che le poltrone reclinabili e le cabine, queste ultime due tipologie di sistemazione a bordo sono consigliabili dal momento che il viaggio viene svolto di notte e il passaggio ponte può risultare poco confortevole. Sono visionabili al link della tratta gli orari di arrivo e di partenza, i prezzi e ulteriori dati, che consentono di avere un quadro d’insieme ed eventualmente di proseguire all’acquisto online del biglietto.
Il territorio di Calangianus
Calangianus è situato alle pendici del Monte Limbara, a 518 metri sul livello del mare, dove, in epoca preistorica, non mancarono gli insediamenti umani; sul territorio sono infatti presenti undici nuraghi e due tombe di giganti. Sono anche di epoca romana i ritrovamenti archeologici locali. Nel 1300 compare per la prima volta il nome di Villa Calanjanus, afferente alla curatoria di Gemini Josso del Giudicato di Gallura. Il paese viene incluso nella X Divisione di Sassari durante il Regno di Sardegna.
Ubicato su un altopiano granitico, al centro del parco regionale del Limbara, tra colline e ruscelli, vigneti e querce da sughero, Calangianus è la capitale italiana del sughero, sia economica che culturale, nonché importante luogo di produzione del vino Vermentino di Gallura. Il Convento dei Frati Cappuccini, del Settecento, soppresso, è attualmente la sede del Museo del sughero; nelle celle del piano terra si trovano gli antichi macchinari per la lavorazione del sughero, mentre al piano superiore c’è la sezione multimediale e una sala per convegni e laboratori didattici. Ed è proprio nella zona dell’ex Convento che si svolgono gli eventi in programma.
Nel centro storico, costituito dai quartieri di Lu Rizzatu, La Rampa, Luccareddha e La Carrera Longa, sono presenti antichi edifici in granito, palazzi storici come Palazzo Corda (costruito a fine Ottocento dall’omonimo antesignano dell’industria del sughero, è adibito attualmente a biblioteca comunale) e Lu Palazzu Mannu (del XVII secolo) e il complesso religioso cinquecentesco di Santa Giusta; a lato della chiesa parrocchiale, nell’oratorio di Nostra Signora del Rosario, c’è il Museo diocesano di arte sacra, dove è custodito il tesoro donato da Padre Bonaventura. Anche le vie del centro sono granitiche. Tutto il centro è vincolato come bene culturale, essendo un perfetto, e pregevole, esempio di architettura gallurese. Corso Niccolò Ferracciu, chiamato Carrera Longa (via lunga) è la strada principale, con pavimentazione in lastre di granito.