Il 23 aprile, il giorno della festa di Sant Jordi, patrono catalano, Barcellona diventa un immenso mercato di rose e libri a cielo aperto, con tante bancarelle allestite per consentire agli innamorati di scambiarsi i doni nel rispetto della tradizione. Ma i festeggiamenti iniziano già il 19 e si protraggono per i giorni successivi, come possiamo vedere dalla sintesi del programma comunale:
- Dal 19 al 21 aprile: dialoghi con scrittori in biblioteca;
- 22 aprile: proclamazione della lettura nel Saló de Cent del Municipio;
- 23 aprile: colazione letteraria;
- 23 aprile: supermanzana pedonale con bancarelle di fiorai e librai.
Per raggiungere il capoluogo della Catalogna partendo dalla penisola italiana possono risultare utili i traghetti Civitavecchia – Barcellona, i quali mollano gli ormeggi sei giorni su sette dal porto laziale in tarda serata, per arrivare a destinazione la sera successiva, con comode sistemazioni e piacevoli servizi di bordo.
Festa del santo patrono catalano a Barcellona
La Diada de Sant Jordi, il giorno di San Giorgio, santo patrono della Catalogna dal 1456, cade il 23 aprile ed è conosciuta anche come la giornata della rosa e la fiera del libro: gli innamorati, le persone care e tutti quelli che si vogliono bene si scambiano questi regali. La festa divenne popolare a partire dal XVIII secolo ed è attualmente anche una grande festa civica, culturale e identitaria.
La tradizione di regalare una rosa rossa è legata alla leggenda e risale al Medioevo: San Giorgio uccise il drago, che opprimeva la popolazione, per salvare la principessa, alla quale regalò, nella versione catalana, una rosa rossa colta nel roseto germogliato a Montblanc, nel punto in cui era stato versato il sangue del drago colpito dalla spada del cavaliere.
L’usanza di regalare un libro è invece più recente: si iniziò a celebrare nei primi anni del Novecento nello stesso giorno del mese in cui, nel 1616, morirono sia Cervantes che Shakespeare. Nel 1995, l’UNESCO ha adottato il 23 aprile come Giornata mondiale del libro e del diritto d’autore.
Nel chiostro della Cattedrale, sede dell’arcidiocesi, nel Barri Gòtic, si trova la fontana di San Giorgio, che viene rappresentato sia nella soprastante scultura che nella chiave di volta, come anche nella cappella di Santa Teresa situata nello stesso chiostro. Nel quartiere di Vallcarca, invece, gli è stata dedicata una piccola chiesa.
Secondo alcune interpretazioni, Antoni Gaudí volle rappresentare la leggenda di Sant Jordi nell’architettura di Casa Batlló, suggestiva opera modernista ubicata a Passeig de Gràcia, dichiarata patrimonio dell’umanità dell’UNESCO. La parte esterna superiore dell’edificio è simile al dorso di un drago, la croce a quattro braccia sembra una spada e i balconi e le colonne della tribuna ricordano i resti delle vittime del mostro. La facciata, per la ricorrenza (come si vede nell’immagine di copertina), viene addobbata con rose rosse.
Il programma della celebrazione
Dal 19 al 21 aprile, come prologo al giorno clou, Biblioteques de Barcelona offre uno spazio di incontro tra autori e lettori. I dialoghi sono tre giorni di conversazioni con scrittori di tutto il mondo.
Il 22 aprile c’è la proclamazione della lettura, evento onorario che si tiene nel Saló de Cent del palazzo municipale (Ajuntament), situato in in Plaça de Sant Jaume, in un salone dove di solito si svolgono eventi istituzionali e si trova una scultura del santo. Per l’occasione, uno scrittore famoso parla del proprio lavoro e del ruolo che la lettura e le biblioteche hanno avuto nella propria vita.
Il 23 aprile sono in programma la colazione letteraria nel Palau de la Virreina, edificio in stile barocco e rococò situato lungo La Rambla (organizzata per gli scrittori dal comune in collaborazione con la Corporazione dei Librai, la Corporazione degli Editori e l’Associazione degli Scrittori Catalani), e la supermanzana, spazio urbano pedonale con tante bancarelle di rose e libri allestite all’interno del perimetro formato dalle strade Gran Via de les Corts Catalanes, Avinguda Diagonal, carrer de Pau Claris e carrer de Balmes. Il Passeig de Gràcia viene riservato ai negozianti professionisti, mentre agli incroci della Rambla de Catalunya si trovano associazioni ed enti. Librai e fioristi hanno a disposizione, dal 21 al 23 aprile, spazi pubblici esclusivi anche in altre parti della città, praticamente in ogni quartiere.
Questo è anche uno dei soli tre giorni all’anno in cui il Palau de la Generalitat de Catalunya, la sede della presidenza della comunità autonoma della Spagna nord-orientale affacciata sul Mediterraneo, in stile gotico e rinascimentale, è aperto al pubblico.
Proprio dirimpetto alla Generalitat c’è il Municipio, dove, nel Saló de Cent, progettato originariamente, a tre navate e con cupola a pianta ovale, come cappella dedicata a Sant Jordi, in occasione della ricorrenza viene celebrata una messa, al termine della quale si compie la benedizione delle rose.
La sardana, il tradizionale ballo di gruppo circolare catalano, viene ballata per l’occasione in Plaça Sant Jaume; anche librerie e bar ospitano letture di autori letterari e molti scrittori autografano i libri all’aperto e nei negozi; il centro barcellonese viene animato inoltre da artisti di strada e musicisti.