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Tour enogastronomico del Monteacuto (Nord Est Sardegna)

Nel Nord-Est Sardegna non è difficile vivere un'emozionante esperienza enogastronomica: è sufficiente andare dritti al sodo lasciandosi trasportare dai sapori genuini.

In giro per territori, cantine e agriturismi nel Monteacuto

Un giro nella subregione storico-geografica della Sardegna Monteacuto, che si trova nel nord-est dell’isola, appena sotto la Gallura, ci può far vivere un’esperienza enogastronomica scoprendo vini, cibo, tradizioni e cultura di questo territorio, il nome del quale deriva dalla collina situata nel comune di Berchidda, utilizzata in epoca romana come punto di avvistamento fortificato, il quale nel Medioevo divenne un vero e proprio castello. Nel periodo spagnolo l’area costituì un’unità amministrativa (Encontrada Monteaguto). Il centro abitato principale della subregione, che va dal monte Santo fin quasi a Olbia, è quello del comune di Ozieri. Tutti i comuni della zona afferiscono attualmente alla provincia di Sassari, circoscrizione amministrativa in via di soppressione a favore della provincia del Nord-Est Sardegna.

La subregione del Monteacuto

Chi parte dal continente italiano può trovare molto comodo prendere una nave per Olbia, dal cui porto può cominciare un tour enogastronomico alla scoperta dei sapori del Monteacuto. I porti di partenza dalla penisola italiana sono quelli di Livorno e di Civitavecchia tutto l’anno, di Genova da maggio a ottobre e di Piombino da giugno a settembre. I biglietti dei traghetti Livorno – Olbia sono acquistabili online al link della tratta e non vanno convertiti in carta d’imbarco nella biglietteria portuale, in quanto si può andare direttamente sottobordo ad effettuare il check-in per l’imbarco con il ticket cartaceo o in formato digitale. I biglietti dei traghetti Civitavecchia – Olbia, che percorrono la rotta più corta che raggiunge la Sardegna, sono anch’essi prenotabili al link indicato, dove sono visionabili, impostando la data desiderata, tutte le corse del giorno con i relativi prezzi, gli orari di partenza e di arrivo e le compagnie di navigazione che le compiono. Si può prenotare dalla stessa pagina anche il viaggio di ritorno.

Subito dopo lo sbarco, per andare da Olbia a Berchiddeddu (la prima tappa) il percorso è effettuabile anche in autobus, mentre per procedere verso le tappe successive, se non si viaggia con veicolo al seguito, si può prendere il taxi. La distanza tra Berchiddeddu e Padru è di 16 chilometri, quella tra Padru e Monti è di 32 chilometri e quella tra Monti e Berchidda è di 16 chilometri. Per il ritorno a Olbia da Berchidda, se non si ha un’automobile, si può prendere il treno o il bus.

Oltre alle cantine, dove se si deve guidare bisogna al massimo solo degustare e comprare una bottiglia da portare; nell’itinerario ci sono agriturismi che offrono sia servizi di ristorazione che di alloggio. Nell’azienda del paese Monti, c’è sia la cantina che l’agriturismo. In tutti i casi è sempre necessario prenotare anticipatamente.

Esperienza enogastronomica


Berchiddeddu

Il tour enogastronomico può cominciare nel borgo collinare di Berchiddeddu, una frazione di circa 1000 abitanti del comune di Olbia. Con la vallata di Padru formava la baronia di Saltos de giosso dell’incontrada del Monteacuto. Attualmente sono presenti in zona diverse aziende vitivinicole, lattiero-casearie e apistiche. Conca di Olevà è il vigneto con cantina in località Sa Conca della società agricola dei Fratelli Mannazzu (numero di telefono 0789 50692), dove viene vinificato sia il Vermentino DOCG Superiore che il Cannonau DOC. Una visita ai 12 ettari di vigneto, su un terreno a disfacimento granitico circondato da fiori di ciliegio e fiori di campo a 300 metri di altezza e a circa 10 chilometri dal mare, consente di esperire inoltre vitigni Sangiovese, Cagnulari, Muristellu, Carignano, Cabernet Souvignon, e Merlot, tutti ad alberello alto. L’agriturismo e azienda agricola “Sa Crescia Ezza” (numero di telefono 3357065508) è a conduzione familiare e produce biologicamente le materie prime che rendono la cucina fresca e genuina.


Padru

Il comune di Padru, di circa 2000 abitanti, deve il suo nome al modo di chiamare, nel dialetto del Nord Sardegna, la zona adibita a ricovero temporaneo del bestiame nella transumanza. Fa parte del territorio la foresta demaniale di Monte Nieddu. L’economia locale si basa sulla vitivinicoltura e sull’apicoltura. La Cantina Augusto Mandras (telefono 345 2155227) propone visite guidate e degustazioni dell’Orgherì, vinificato da varietà a bacca nera autoctone e internazionali, o del bianco Andìra, ottenuto da uvaggio vermentino, come anche del Ticcu Dulche, prodotto dall’appassimento su pianta di uve Aleatico. Il vigneto, di cinque ettari, dove si coltiva il vitigno autoctono dell’aleatico rosso di Padru, si trova nella valle del fiume Lerno. Nell’Agriturismo Boltei (telefono 338 6637179) salumi e formaggi sono senza conservanti, la carne proviene dalla fattoria, la pasta è tirata a mattarello, le uova sono fresche di gallina e le verdure sono dell’orto. Nel punto vendita interno all’azienda è inoltre possibile acquistare miele, vino, mirto, acquavite, formaggio, salsicce e altro.


Monti

Il territorio del comune di Monti, dove vivono poco più di 2000 persone ed è presente la foresta di Monte Olia, è caratterizzato da molti vigneti, da cui si ricavano vini pregiati, e sughereti. Nella Cantina Tani – Agriturismo il Vermentino (telefono 335 472221), ubicata in località Conca sa raighina, si possono gustare i vini del brand abbinati alla tradizione gastronomica della Sardegna e trascorrere una giornata tra le vigne, esposte ai venti salmastri e i graniti, tra percorsi emozionali con visite guidate e degustazioni. Dai vitigni Vermentino di Gallura viene prodotto il vino DOCG Superiore Taerra e il DOCG Meoru, mentre da quelli Cannonau il Donosu rosso e il Vilú rosato, entrambi DOC. Il Liquore di Mirto viene prodotto con bacche spontanee raccolte a mano. Nelle botti della cantina, poco distante dalla sala degustazioni, è nato il Serranu, il vino più buono d’Italia al Vinitaly 2019.


Berchidda

Il territorio del comune di Berchidda si estende tra il Monteacuto e la Gallura, alle pendici della granitica catena montuosa del Limbara (300 metri sul livello del mare), ed è caratterizzato in gran parte da un substrato geologico di origine eruttiva. La Cantina Giogantinu (telefono 079 704163) suggerisce il Wine Tour, un’esperienza plurisensoriale che include la visita al Museo del Vino e ai locali della cantina, un aperitivo con pietanze dolci e salate e la degustazione in vigna. Tra i vini, troviamo il Lughente, Vermentino di Gallura DOCG Biologico, il Terra Saliosa, un rosso Isola dei Nuraghi IGT senza solfiti e il Cannonau di Sardegna DOC. Nel terroir dell’azienda Un Mare Di Vino (telefono 328 8395166) non prosperano solo le uve Vermentino ma anche quelle del Rosso dei Colli del Limbara IGT. La cucina dell’hotel ristorante Nuovo Limbara (telefono 079 704165) è quella tipica locale, caratterizzata dalla zuppa berchiddese, dai ravioli fritti, da formaggi, salumi e da vari tipi di pane.

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