Degustazioni di prodotti tipici, itinerari e laboratori sensoriali in Barbagia Superiore
A Ovodda, piccolo comune in provincia di Nuoro, nella Barbagia di Ollolai, inizia una nuova era nei giorni 16, 17 e 18 dicembre 2022, con un modo di intendere l’economia locale radicato nel tempo e il lancio di un progetto triennale che intende far conoscere il territorio con escursioni guidate, degustazioni enogastronomiche e laboratori sensoriali, stimolando tutti i sensi in maniera slow. Un calendario per un weekend esperienziale, organizzato dall’assessorato alla cultura e allo sviluppo locale con il Centro Commerciale Naturale, la Pro Loco, l’associazione ippica ovoddese, l’ASD Doghändelas e l’Avis, con il coinvolgimento delle realtà produttive locali, che mira a risvegliare sensazioni nell’incontro autentico tra i turisti e la comunità, puntando sulle potenzialità e sulle risorse culturali proprie di Ovodda (nella foto di copertina). Escursione a cavallo e a piedi, laboratori sensoriali, castagnata, degustazioni di vini e di prodotti locali, musica e divertimento: sono queste le attività che scandiranno il fine settimana pre-natalizio del paese con le attività di turismo esperienziale del programma di Ovodda Experience. Nella giornata del 18 dicembre, inoltre, nell’ambito del programma degli eventi per le festività natalizie, a Piazza Gennargentu ci sono per tutta la giornata i Mercatini di Natale.
Dopo la giornata introduttiva di educazione alimentare e merenda con i prodotti del territorio per la scuola primaria di venerdì 16 dicembre 2022, sabato è in programma un’escursione a cavallo con visita guidata del territorio e delle aree archeologiche. Ai laboratori sensoriali e alle degustazioni guidate dei prodotti locali di sabato 17 dicembre, alle ore 11:00 e 16:00, in Piazza Gennargentu, possono partecipare un massimo di venticinque persone per turno. Alle ore 18:30 c’è la degustazione dei vini del territorio in piazza, la castagnata e il formaggio arrosto con la musica dal vivo del duo di Gianni Garrucciu (evento fruibile senza prenotazione). Domenica 18 dicembre è prevista un’escursione a piedi con visita guidata del territorio e delle aree archeologiche. Alle ore 11:00 e 16:00, in Piazza Gennargentu, ci sono le degustazioni e i laboratori sensoriali a numero limitato (25 persone). Alle ore 12:30 sono godibili le degustazioni di vini e i percorsi del gusto con i prodotti tipici ovoddesi pitzudos, zippulas, pane ‘e assu. Per le ore 15:00 è stata organizzata una castagnata. Sono anche possibili, su appuntamento, visite presso i produttori locali.
Come arrivare a Ovodda
Per raggiungere Ovodda, centro montano agro-pastorale di circa 1700 abitanti ai piedi del monte Orohòle, nel cuore della Sardegna a 710 metri sul livello del mare, dal momento che il borgo non è servito bene dai trasporti pubblici, bisogna viaggiare in automobile: o se ne noleggia necessariamente una quando si arriva in Sardegna oppure si può sbarcare nel porto di Arbatax anche con veicolo al seguito utilizzando i traghetti Civitavecchia – Arbatax, i quali partono due volte a settimana alle ore 20:00 e arrivano a destinazione, dopo 9 ore di navigazione, alle ore 05:00 del mattino successivo. Per la tratta inversa le partenze dal porto sardo vengono effettuate alle ore 02:00 con arrivo alle 11:00 nel porto di Civitavecchia. Il prezzo di una corsa di andata o ritorno per due passeggeri in posto ponte e per un’automobile fino a quattro metri, in questo periodo di alta stagione per le festività, è di € 175 circa ma può variare nel corso del tempo e in base alla sistemazione (passaggio ponte, poltrona, cabina) o ai servizi scelti. Sono prenotabili anche cena e colazione (a bordo ci sono un self-service un ristorante à la carte, caffetterie e negozio) e si può viaggiare con il proprio animale domestico. La distanza tra Arbatax e Ovodda è di quasi 90 chilometri (approssimativamente un’ora e mezza alla guida), percorrendo la Strada Statale 389var di Buddusò e del Correboi.
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Tipicità ovoddesi
Il territorio è caratterizzato dalle coltivazioni di ortaggi, foraggi, ulivi, viti e altri alberi da frutta, dai boschi e dagli allevamenti; i fiumi Tino e Taloro scorrono fin nel lago artificiale del Cucchinadorza; sono presenti resti di antichi insediamenti tra i quali troviamo menhir (Predas fhittas), Tombe di giganti, le tombe preistoriche domus de janas e nuraghi. Tra le eccellenze agroalimentari locali spiccano il pane, la pasta fatta a mano (ravioli e gnocchetti sardi) e i dolci. La sentieristica è molto sviluppata, con percorsi nella rigogliosa natura circostante del formalmente istituito Parco nazionale del Golfo di Orosei e del Gennargentu. Qui dove l’aspettativa di vita è più alta della media sono tanti gli anziani centenari, custodi di saperi che vengono tramandati attraverso antiche tradizioni.
Tra i piatti tipici di Ovodda, nei percorsi del gusto proposti, troviamo sicuramente i pitzudos, grandi ravioli di pasta di semola, olio, strutto, acqua, uova, sale e pepe, ripieni di pecorino fresco e patate (vengono fritti o bolliti e conditi come la pasta), le zippulas, zeppole fatte con semola, uova, patata bollita, lievito di birra, scorza d’arancia, latte e acquavite, il formaggio di latte di pecora sarda e le castagne.
Fanno parte dei prodotti tipici anche il pane sas ispòlas e il pane carasau Fressa di Ovodda (pane ‘e fresa, sottile e croccante, da gustare assoluto, con companatico o nella ricetta chiamata pane frattau con l’aggiunta di uova, salsa di pomodoro, olio extra vergine di oliva, pecorino, basilico e cipolla o erbe aromatiche, in brodo o meno; anche scritto pane fratau, che sarebbe la forma dialettale più corretta, il piatto ha origine dalle usanze dei pastori. Il formaggio che viene prodotto dagli allevamenti è il Pecorino Fiore Sardo. Per i sostenitori della carne, quella di agnello viene spesso preparata arrosto, mentre quella di maiale specialmente per la grandula, il guanciale che se ne ricava, e i salumi. I puzzoneddos sono dolcetti tipici di pasta glassata di nocciole (o di noci), miele, scorza di arancio e anice, a forma di piccoli animali e fiori. Oltre a questo tipico dolce ovoddesos, le aziende locali realizzano egregiamente anche gli altri dolci tradizionali sardi. Grazie alle querce sugherelle si è molto sviluppata la lavorazione del sughero, che trova diverse applicazioni come tappi per bottiglie di vino, contenitori e vassoi per gli alimenti. È rilevante, grazie alla presenza di una pietra di qualità, anche il settore della lavorazione del granito, il materiale di cui è infatti composto il campanile della Chiesa di San Giorgio, del ‘700. Nelle zone limitrofe viene prodotto il vino Barbagia IGT da vitigni a bacca bianca e nera. Ovodda fa parte del gruppo di azione locale (GAL) Distretto Rurale Barbagia Mandrolisai Gennargentu e della rete Borghi Autentici d’Italia.