I primi ad abitare la regione dove sorge Algeri furono i Fenici, che nel 1200 a.C. fondarono un insediamento a una ventina di chilometri circa dall'odierna capitale del paese nordafricano. Successivamente, durante il regno dell'imperatore Vespasiano, la città divenne colonia romana. Conquistata dai Vandali nel 429 d.C., subì poi la dominazione di bizantini e arabi.
La fondazione di Algeri (al-Jazâ'ir in lingua araba) risale al 944 e fu fortemente voluta dal sovrano berbero Buluggin ibn Ziri, capostipite della dinastia Ziride. In seguito la città sarebbe stata occupata e governata dagli Spagnoli, dagli Ottomani e dai Francesi. Il paese ottenne l'indipendenza dalla Francia il 5 luglio 1962, al termine della guerra d'Algeria. Nei pressi del Jardin d'Essai, polmone verde della capitale, si erge un monumento (il Maqam Echahid) che ricorda la storica emancipazione.
Grazie al suo porto - cresciuto in maniera esponenziale soprattutto negli ultimi anni - oggi Algeri non è soltanto lo scalo marittimo più importante del paese, ma anche dell'intero Nordafrica. Oltre al traffico passeggeri (Corsica Linea garantisce un collegamento tra Marsiglia e Algeri), all'interno del porto si svolgono anche attività di natura commerciale (il paese nordafricano si occupa in prevalenza dell'esportazione di prodotti alimentari e petroliferi).
La capitale dell'Algeria vanta infine due primati: un patrimonio Unesco (la qasba di Algeri) e la terza moschea più grande al mondo (la Djamaa el Djazair, ubicata nel comune di Mohammadia).