Rinomata località turistica fin dai tempi più antichi, Formia (dal latino Hormiae, "approdo") è ubicata nel cuore del Golfo di Gaeta, ed assunse importanza soprattutto a partire dal 312 a.C., quando i Romani decisero di far passare per la città la via Appia. In ragione dell'amenità del suo paesaggio, venne scelta come buen retiro da personaggi del calibro di Gaio Clinio Mecenate e Marco Tullio Cicerone (che a Formia venne ucciso nell'inverno del 43 a.C. dai sicari di Marco Antonio).
La città conobbe una fase di spopolamento e di decadenza con la fine dell'Impero romano d'Occidente: gli abitanti, vessati dalle invasioni barbariche e dalla guerra, diedero vita a due nuovi nuceli abitativi, quello di Mola di Gaeta e di Castellone.
Diventata Comune nel 1862, nel gennaio del 1944 Formia venne devastata dai bombardamenti. Questo doloroso episodio determinò la distruzione di gran parte del partimonio storico-artistico della città, che tuttavia è ancora ingente.
Dal punto di vista dell'artigianato, la città vanta tutta una serie di produzioni: terracotte, ceramiche, ferro eccetera.
Per quanto concerne la gastronomia, c'è un'ampia scelta: tra i piatti tipici figurano infatti gli spaghetti con le sparnocchie, il tiesto formiano, i calamari ripieni, il baccalà con olive e pomodoro, gli spaghetti con i moscardini, gli spaghetti alla formiana, i vaccarielli, le olive schiacciate e finocchietto selvatico, la zuppa di verza e maiale e il ciavarrotto.