Diversamente dalla maggior parte delle isole greche, a Rodi non sono le vestigia classiche (che non mancano) a definirne l'immagine. Il periodo di massimo splendore dell'isola, infatti, fu il Medioevo. ln quest'epoca prese forma gran parte di quella che oggi è conosciuta come Città vecchia, Patrimonio dell’Umanità UNESCO dal 1988.
Va detto, però, che dopo l'estromissione dei Cavalieri dell'Ordine di San Giovanni dall'isola, e i seguenti quattro secoli di dominazione ottomana, le tracce antiche e medievali di Rodi furono in gran parte compromesse. Molto di quello che si è salvato, trasformandosi poi in volano turistico per l'isola, lo si deve in parte agli italiani che governarono Rodi dal 1912 al 1943, e successivamente al governo greco sotto la cui giurisdizione l'isola tornò dopo la seconda Guerra Mondiale.
Tante le cose da vedere: nella Cittadella medievale ricordiamo il Museo Archeologico, il Palazzo del Grande Maestro e la Cattedrale di San Giovanni dei Cavalieri. Da non perdere, inoltre, Nea Agorà, il mercato dell'isola; il monastero bizantino di Filerimos nel distretto di Ialyssos (Ialiso); l'acropoli di Lindos e, ovviamente, le numerose spiagge e le opportunità della vita notturna.