Denominata la "Venezia della Linguadoca" per via dei canali e dei ponti che la accomunano al capoluogo veneto, Sète è una tipica città di mare. Questo rapporto privilegiato con l'acqua è ben rappresentato dalle numerose barche e pescherecci che affollano l'area portuale. Davvero molto caratteristico è Pointe Courte, un quartiere dei pescatori che affaccia sullo stagno di Thau. Il borgo è ancora oggi costituito da abitazioni basse, colorate e dai tetti coperti da tegole rosse.
La città (il cui toponimo deriva dal latino cetus= "balena") conobbe una svolta a partire dal 1666, quando re Luigi XIV ordinò che Sète fosse dotata di un porto. La costruzione dello scalo influì notevolmente sullo sviluppo economico della città, tant'è vero che ancora oggi il porto di Sète è secondo in Francia soltanto a quello di Marsiglia.
A determinare le fortune della città contribuisce anche un altro aspetto di non poco rilievo: Sète è il punto di partenza orientale del Canal du Midi, che insieme al Canale della Garonna costituisce il cosiddetto canale dei due mari, che collega l'Atlantico al Mediterraneo.
Oltre ad essere uno strategico avamposto commerciale, Sète ha scoperto nel corso degli anni anche una vocazione turistica. Coloro che si recano in vacanza da queste parti, infatti, sovente trascorrono le proprie giornate prendendo il sole su La Corniche (un arenile lungo 12 chilometri) e concedendosi un bagno nelle acque che lambiscono il litorale della città.
Sète, così come altre località francesi che affacciano sul Mediterraneo, è ricca di eventi. La città è infatti sede di numerosi festival e di tradizionali giostre: la più nota e amata è certamente quella che si svolge il 25 agosto, giorno in cui si celebra il patrono San Luigi.