Pur essendo un po' schiacciata dalla maggiore notorietà di altre località pugliesi - ricordiamo, tra quelle più vicine, Ostuni, lo Zoo di Fasano e gli Scavi archeologici di Egnazia - Brindisi merita assolutamente una visita. Gran parte delle attrazioni cittadine sono concentrate nel centro storico (su tutte la Cattedrale della Visitazione e San Giovanni Battista), senza dimenticare il porto, sin dall'epoca romana vero motore dello sviluppo cittadino.
E, proprio nei pressi del porto, si trova la Colonna Romana (originariamente erano due) segnale di transito dell'antica Via Appia, strada di fondamentale importanza per il commercio in età romana, dacché le merci, una volta giunte sul porto di Brindisi, prendevano il largo alla volta delle coste greche e turche.
Dopo il periodo romano, la città ha conosciuto una lunghissima stagione di dominazioni e instabilità politica (Goti, Longobardi, Saraceni, Bizantini, Normanni): ciascuna fase, però, ha contribuito all'architettura e all'urbanistica della città, conferendo storicità ai luoghi.
Discorso analogo per il porto: detto dell'importanza in età antica, lo scalo brindisino è stato al centro di altre vicissitudini storiche: su tutte lo sbarco di Vittorio Emanuele III dopo l'armistizio del 1943 (circostanza che rese Brindisi Capitale d'Italia fino a febbraio 1944). A cavallo tra i '50 e i '60 del secolo scorso, invece, la costruzione del Polo Petrolchimico che ha dato alla città una dimensione industriale che continua ancora oggi.