L'arcipelago più meridionale d'Italia, a metà strada tra la Sicilia e le coste del Nord Africa. Basta il dato geografico a spiegare il successo di Lampedusa e Linosa. La pubblicistica turistica, infatti, ha avuto gioco facile nel descrivere queste isole come mete esotiche, luoghi ideali non solo per una vacanza all'insegna del mare e del relax ma anche per soddisfare la perenne ricerca di un altrove rispetto alle abitudini e allo stile di vita del mondo occidentale.
Succede però anche il contrario: quelle abitudini e quegli stili di vita per tanti africani rappresentano un'ambizione fortissima. Un'ambizione che, per il dato geografico suesposto, passa in primis per l'approdo a Lampedusa e, in misura minore, Linosa.
A Lampedusa c'è un monumento, la "Porta d'Europa", che ricorda la vicenda dei migranti. L'opera, realizzata dall'artista Mimmo Paladino, intende tramandare a futura memoria il sacrificio di centinaia di migliaia di donne, uomini e bambini ed è presto diventata anche un punto di interesse turistico.
Un motivo in più - oltre al mare, le spiagge (su tutte l'Isola dei Conigli), le cale rocciose, le escursioni e la gastronomia - per visitare le stupende Isole Pelagie.
Da giugno a ottobre vige il divieto di afflusso di veicoli sull'isola di Linosa (arcipelago delle Pelagie).
Alle corse delle navi traghetto dall'isola di Sicilia verso le Pelagie si aggiungono, in estate, quelle degli aliscafi.
Non sono grandi, ma le spiagge lampedusane, nell'estremo sud d'Italia, deliziano i bagnanti: litorali e mare sono impressionanti.
A Linosa c'è solo una spiaggia; le altre cale sono scogliose. In ogni caso il mare è incontaminato e meraviglioso.
Ne diciamo subito tre: sole, spiaggia, mare; ma se siete davvero interessati alle cose da fare a Lampedusa, allora dovete continuare a leggere.
Sull'isola di Lampedusa l'afflusso e la circolazione dei veicoli a motore vengono limitati da fine luglio a inizio settembre.