Tunisia

La Tunisia, lo stato più settentrionale dell'Africa, presenta 1.250 chilometri di costa sul Mar Mediterraneo. Il 40% della superficie tunisina è occupata dal deserto del Sahara, mentre la restante superficie di terra è particolarmente fertile. Il clima si presenta mediterraneo di tipo subtropicale sulle coste e tropicale arido o desertico nell'entroterra. 

La Repubblica Tunisina è suddivisa amministrativamente in ventiquattro governatorati, e dal punto di vista geografico possono essere identificate quattro regioni: la catena dell'Atlante, la valle della Medjerda, il fiume più grande, la regione degli Chotts, bacini lacustri salmastri, e il Sahara tunisino. 

La costa settentrionale è rocciosa, mentre quella sud-orientale è sabbiosa. La vegetazione della fascia costiera è caratterizzata da palme nane e lentisco. Ci sono molte baie, insenature e golfi. Nel golfo di Gabès sono situate le isole di Gerba (l'isola nordafricana più grande) e Kerkenna. Importante anche il golfo di Hamammet, nei cui paraggi si trovano molti agrumeti. La penisola di Capo Bon costituisce il territorio più a est. L'arcipelago delle isole Kerkenna è composto da nove isole, ma solo Chergui e Gharbi sono abitate. Le isole di Zembra e Zembretta, nel golfo di Tunisi, sono parco nazionale. L'isola di Chikly, che, oltre ad essere sede del Forte Santiago, un'antica cittadella romana, è riserva naturale, si trova nel Lago di Tunisi, il porto naturale della città principale. Si tratta di una laguna che si trova tra la capitale e il golfo antistante. 

L'antica città di Cartagine è ubicata nei pressi di Tunisi. Il collegamento Tunisi-Cartagine era molto importante per gli antichi Romani, che costruirono una diga attraverso il lago, attualmente utilizzata come autostrada che collega Tunisi al porto di La Goletta, cittadina che costituisce l'avamporto della capitale.

A Tunisi (Tūnis) si trovano sia antichi suk arabi, che moschee ed edifici per uffici in stile moderno. Altre importanti città sono quelle di Sfax (Ṣafāqis), Sousse (Sūsah) e Gabès (Qābis) sulla costa fertile e Kairouan (Al-Qayrawān) ed Le Kef (Al-Kāf) nell'arido entroterra.

La vegetazione non è abbondante, diventando sempre più rada man mano che ci si avvicina alla steppa e al deserto. Sulla dorsale tunisina, i massicci montuosi che attraversano il territorio, ci sono a nord sughereti e querceti, e poi, dal centro verso sud, lecci, pini d'Aleppo e querce, conifere e ginepri. 

L'agricoltura è caratterizzata dalle coltivazioni di cereali (mais, frumento, avena), olive, olio, frutta; i datteri del Sud sono molto pregiati, e nei pressi di Sfax viene coltivato il mandorlo. Dopo quelle in essere nelle coltivazioni delle oasi di Gafsa, anche le metodologie agricole tradizionali utilizzate nelle lagune di Ghar El Melh e con gli orti pensili di Djebba El Olia sono stati inserite nei Sistemi del Patrimonio Agricolo di rilevanza mondiale della FAO. L'attività della pesca è molto sviluppata, ed è basata principalmente su tonni e sardine.

Le aree naturali protette comprendono quasi l’8% della Tunisia, con 17 parchi nazionali, 41 siti Ramsar (zone umide di importanza internazionale) e svariate riserve naturali e faunistiche.

I siti inseriti nella lista dei Patrimoni dell'umanità dell'UNESCO sono otto: l’Anfiteatro romano di El Jem, la Medina di Tunisi, il Sito archeologico di Cartagine, il Parco nazionale di Ichkeul, la Città punica di Kerkouane e la sua necropoli, al-Qayrawan, la Medina di Susa e le Rovine romane di Thugga (Dougga).

I chilometri di spiagge di sabbia sono in totale 575. Le spiagge attrezzate si trovano lungo tutta la baia di Tunisi, nei pressi delle colline di boschi di Tabarka, a Mahdia, a Monastir, a Yasmine Hammamet, sull'isola di Djerba e a Sousse. Di litorali sabbiosi liberi, immersi nella natura, ce ne sono molti, come a Korbous, a Cap Serrat, a Sidi Jemour, a El Hamra e in tante altre località più selvagge.