Tunisi

Secondo le attestazioni pervenuteci, Tunisi esiste almeno dal IV secolo a.C.. Conquistata dai Cartaginesi, venne distrutta insieme alla loro capitale nel 146 a.C., al termine della terza guerra punica.

I Romani, vincitori del conflitto, non solo ricostruirono Tunisi prima di Cartagine, ma la trasformarono da centro abitato periferico in un importante punto di riferimento per i commerci. 

Dal 698 - anno in cui Cartagine fu definitivamente distrutta - per Tunisi iniziò un periodo di splendore. Gli Arabi, sfruttando la sua strategica posizione sul Mediterraneo, decisero di utilizzare il porto naturale come base per le proprie flotte; al tempo stesso, iniziarono a costruire quello che sarebbe diventato il cuore e il fiore all'occhiello di Tunisi: la Medina. Sotto la dinastia hafside (che governò dal 1229 al 1574) la città venne dotata di una poderosa cinta muraria. 

Dominata dall'Impero ottomano e successivamente dai Francesi, la capitale della Tunisia ottenne l'indipendenza nel 1956.

Oggi Tunisi è una città molto gettonata soprattutto da coloro che vogliono approfondire la conoscenza della cultura e dell'arte araba e che sono desiderosi di tornare indietro nel tempo visitando i luoghi dove sorgeva la gloriosa Cartagine, fondata nel IX secolo a.C.. La maggior parte dei resti della città che fu acerrima nemica di Roma si trova sulla collina di Byrsa, un rilievo situato a nord-est di Tunisi dove ha sede anche il Museo archeologico nazionale di Cartagine. 

Tunisi non è soltanto sinonimo di storia e arte. A non molta distanza da Byrsa, infatti, si trovano ad esempio il suggestivo villaggio di Sidi Bou Said (località balneare nota per le sue tipiche casette bianche e blu) e la spiaggia di La Marsa. Dulcis in fundo, una menzione merita assolutamente il borgo de La Goulette. In questa cittadina - che ospita il porto di Tunisi - si trova il quartiere "Piccola Sicilia", dove un tempo vivevano molti italiani. Tra questi figura una delle attrici più apprezzate, talentuose e longeve del cinema italiano: Claudia Cardinale.