I traghetti per l'isola d'Elba dalla penisola italiana collegano con frequenza infragiornaliera Piombino, città portuale della provincia di Livorno in Toscana, con i tre porti elbani: per Portoferraio e Rio Marina sono operativi sia navi che aliscafi, mentre per Cavo esclusivamente mezzi veloci che, su quest'ultima tratta, collegano inoltre il porto cavese con quello portoferraiese. Le compagnie di navigazione attive sono Moby, Toremar e BluNavy.
Per raggiungere l'isola, bisogna quindi imbarcarsi su una delle navi in partenza dal porto di Piombino, precisamente da Piazzale Premuda, presso gli accosti del Pontile Elba (moli 5 e 6), del Pontile Aliscafo (molo 7) o del Dente Nord Capitaneria (molo 8).
Ci sono anche collegamenti marittimi tra il porto di Rio Marina e Pianosa, un'altra isola dell'arcipelago toscano.
Il numero delle corse giornaliere sulle linee marittime è variabile in funzione del periodo (bassa, media o alta stagione, durante la quale aumentano). Oltre che informazioni, da questa pagina è possibile reperire orari dei traghetti e prezzi ed effettuare prenotazioni. Tutti i collegamenti da e per l'isola d'Elba sono indicati nella soprastante tabella, con link che rimandano alle pagine delle singole tratte, sulle quali è possibile ottenere informazioni aggiornate sulle navi che le percorrono, confrontare gli orari di partenza e di arrivo e i prezzi, riservare un posto a bordo, ricevere il biglietto online e assistenza post-vendita. Si può acquistare il titolo di viaggio anche direttamente su questa stessa pagina utilizzando l'apposito form in alto.
Per dimensione, il territorio bagnato dal Canale di Piombino, dal Mar Tirreno e dal Canale di Corsica, è sul podio nazionale (sul gradino più basso), essendo la terza isola più grande d'Italia, nonché la maggiore dell'arcipelago toscano. Parliamo quindi di un'area molto vasta, di certo non riducibile all'immagine un po' stereotipata normalmente associata alle piccole isole; soprattutto, al visitatore offre moltissimo: non solo mare e spiagge (tra le quali annoveriamo quelle, di sabbia, di Biodola, di Spartaia, Cotoncello, Fetovaia, Cavoli, Marina di Campo, Lacona, e ce ne sono molte altre, oltre 100!), ma anche montagna, terme, cultura e gastronomia. Insomma, una destinazione turistica in grado di offrire (quasi) tutto a tutti: viaggiatori solitari, giovani coppie, famiglie con figli al seguito, amanti del trekking, della mountain bike, del windsurf e altri ancora, non resteranno delusi.
Suddivisa in sette comuni (Portoferraio, Campo nell'Elba, Capoliveri, Porto Azzurro, Rio, Marciana e Marciana Marina), l'isola, abitata complessivamente da quasi 32.000 persone, presenta un perimetro costiero di 147 chilometri e una superficie di 223 chilometri quadrati. Il nome deriva dal latino Ilva, probabilmente in riferimento alla tribù Ligure degli Ilvates.
Il nome di Portoferraio, la città vecchia, il cui porto è quello principale, situato sul versante nord-est, deriva dal commercio del ferro, per il quale serviva già in epoca etrusca e romana. L'isola, che veniva chiamata dagli antichi greci Aithàle, ovvero fuliggine, è infatti ricca di giacimenti di ematite, che, ormai in disuso, costituiscono attualmente la principale attrazione del Parco Minerario, di cui fanno parte anche il Museo dei minerali e dell'arte mineraria e il Museo Archeologico del Distretto Minerario.
Una volta sbarcati, si accede al centro storico tramite la Porta di Mare, un ingresso del complesso di fortificazioni del Cinquecento noto come Cosmopoli, fatto erigere da Cosimo I de' Medici per difendersi da pirati e nemici, di cui fa parte anche la Torre della Linguella, situata in una parte della darsena, nei pressi di una villa romana, diventata area archeologica. Anche la zona di Villa romana delle Grotte, su un promontorio non lontano, in località Le Grotte, è un'area archeologica.
Nel 1802 l'Elba fu ufficialmente aggiunta all'Impero francese e nel 1814 divenne il luogo di esilio di Napoleone Bonaparte, che governò l'isola per 10 mesi. Le sue dimore, Villa dei Mulini e Villa San Martino, sono state trasformate in Musei della Residenza Napoleonica.
La cima più alta del territorio è quella del Monte Capanne con i suoi 1019 metri; durante l'estate è possibile salire fin quasi in vetta con la cabinovia. Alle sue pendici, in località Le Macinelle, si trovano un caprile e due capanne in pietra adibite, nel 1900, alla produzione di formaggio. A 327 metri sul livello del mare, vicino al paese di San Piero in Campo, ci sono quattro megaliti del Neolitico. La visita al Santuario di Monserrato richiede la salita al Monte Castello, alto circa 200 metri; nelle vicinanze si trova anche il Mulino di Moncione. Alle pendici del Monte Perone, alto 630 metri, c'è il borgo di Sant'Ilario in Campo, caratterizzato dal lastricato stradale e da portali e cornicioni delle finestre in pietra (granodiorite).
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Prendere un traghetto, o un aliscafo, per l'Elba, non è difficile quando si hanno a portata di mano le informazioni giuste su dove e come imbarcarsi.
Non è un problema arrivare all'Elba senza automobile: il servizio pubblico è infatti molto efficiente; ci sono poi taxi e diverse agenzie di noleggio.